Il bacino e il suo utilizzo nella danza classica
Osservando uno scheletro umano nel suo insieme generico, possiamo intuire le parti che occorrono fisiologicamente al mantenimento naturale dell’equilibrio del corpo umano, contraddistinguendo queste in particolar modo tra bacino e testa.
Il capo e la parte pelvica sono infatti le parti più pesanti del corpo umano, poiché entrambe contengono organi vitali e sono delle vere e proprie gabbie di sicurezza degli stessi.
Anche senza la presenza di organi interni, queste 2 parti, cranio e bacino, sarebbero comunque le più pesanti rispetto alle altre strutture scheletriche del corpo.
Alla base del tronco troviamo il bacino, quella classica struttura a vaso o a coppa, formata dalle ossa iliache e da quello del sacro.
Nelle porzioni sottostanti e laterali di questa struttura ossea a forma di orecchia di elefante, possiamo osservare due concavità, due fossette ove si inseriscono le teste femorali (ovvero le estremità degli arti inferiori, le gambe), formando così l’articolazione dell’anca (quella classica articolazione che ai danzatori spesso può causare qualche problema); queste fossette prendono il nome di acetaboli.
Il bacino costituisce inoltre l’ultimo tratto della colonna vertebrale, tanto che le prime due vertebre ne fanno praticamente parte, grazie a questa peculiarità morfologica, il bacino può compiere diverse inclinazioni, sia in avanti attraverso l’antiversione, sia all’indietro grazie alla retroversione.
Quando si parla di antiversione e retroversione, spesso anche molti professionisti danzatori o preparatori sportivi, commettono errori, facendo riferimento alla struttura esterna e riferendosi maggiormente al pube o al coccige, pensando che l’antiversione sia sedere in avanti e la retroversione sia il sedere all’indietro, ma non è così.
In realtà antiversione e retroversione del bacino vanno pensate all’opposto di ciò che avviene visivamente all’esterno, questo poiché questi movimenti si riferiscono in realtà al direzionamento e al rotolamento in avanti o all’indietro delle cosiddette spine iliache, ovvero quando la spina iliaca rotola in avanti avremo un effetto di sedere all’indietro e viceversa.
In ogni caso, quando cerchiamo di trovare o preparare una postura fisica corretta per iniziare a danzare, occorre sicuramente e anzitutto concentrarci nel trovare la postura neutra.
Osservando il bacino nella sua posizione neutra possiamo inoltre capire e farci un’idea della sua condizione articolare d’insieme.
Il bacino è inclinato morfologicamente verso avanti, da questa posizione nascono poi in successione le varie curve fisiologiche di lordosi e cifosi che vanno a interessare tutta la colonna vertebrale, in maniera da compensarsi tra loro ed equilibrarsi in un unico corpo.
Questa inclinazione del bacino naturale, risulta essere una peculiarità molto soggettiva che differisce da individuo e individuo, pertanto alcune persone che vogliono iniziare a danzare, devono faticare un poco più di altre, per riportare il bacino in posizione neutra, in base alla loro struttura scheletrica.
La danza classica impartisce alcune condizioni fisiche di base specifiche, le richiede da sempre, alle quali non tutte le persone purtroppo sono preparate, vuoi per mancanza di forma fisica (sovrappeso), o per conformità fisica (magari una persona poco o per nulla elastica o troppo formosa), ma non per questo si debbono sentire escluse dalla possibilità di praticare questa attività nell’ambito amatoriale.
Il corpo di questi danzatori ne beneficerà ugualmente alla pari delle persone più indicate, l’allenamento e la postura, col tempo plasmerà anche il fisico più resistente, che otterrà infine anch’esso, delle risposte positive per quanto riguarda la predisposizione alla danza.